Unesco Isole Eolie

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L’UNESCO ha riconosciuto le Isole Eolie come patrimonio dell’umanità, non solo per la propria bellezza naturale, ma anche per la cura e l’attenzione con le quali gli isolani hanno fatto coesistere la natura e l’azione umana sull’ambiente.

La peculiarità delle Isole Eolie è la loro morfologia, modellata nel corso dei millenni dalla presenza dei vulcani, dall’attività di questi, dall’azione del mare e del vento, quasi come se un artista avesse pazientemente, con un lavoro maniacale per i dettagli, scelto la forma più bella, i colori, gli odori, i suoni e i gusti più delicati, intensi, ricchi e pieni, per realizzare un capolavoro artistico che non esclude nessuno dei cinque sensi.

Le Isole Eolie situate a nord della costa Siciliana di sette isole: Lipari, Vulcano, Panarea, Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli; e cinque isolotti minori: Basiluzzo, Dattilo, Lisca Nera, Bottaro e Lisca Bianca, in prossimità di Panarea.

La vegetazione delle Isole Eolie è costituita, prevalentemente, da specie tipiche della regione mediterranea. Si conta un totale di 900 specie di piante, tra cui quattro specie endemiche. La maggior parte del territorio ha subito l’azione dell’uomo che, tuttavia, ha rispettato, il più possibile, nel proprio operato, la natura. Si estendono, per buona parte del territorio eoliano, bellissimi uliveti e vigneti.

La caratteristica interessante della fauna dell’arcipelago delle Eolie è la presenza di specie continentali europee. Sono state registrate circa 40 specie di uccelli, di cui 10 sono state inserite nella Lista Rossa siciliana delle specie di uccelli a rischio.

Vulcano è la terza isola per estensione, la meno distante dalla costa siciliana. La storia di quest’isola è fatta di violente eruzioni che hanno costretto i suoi abitanti anche alla  sua evacuazione. Oggi l’attività vulcanica principale è costituita da fumarole, visibili in diverse zone dell’isola.

Panarea la più piccola dell’arcipelago eoliano, suscita notevole interesse naturalistico per la presenza varietà degli ambiente.

Stromboli è l’unica isola dell’arcipelago in cui l’attività vulcanica è attiva, le eruzioni si ripetono in media ogni 15/20 min. Lo Stromboli sin dall’antichità soggetto a studi a dato il nome ad uno specifico fenomeno vulcano chiamato “attività strombolana”.

Filicudi. Recenti studi hanno datato la lava al centro di Grande Zucco a più di 1 milione di anni, rendendolo così il luogo più vecchio conosciuto di tutto l’arcipelago.

Alicudi. Le pendici orientali dell’isola sono quasi completamente coperte con terrazze che indicano le attività agricole del passato. Le pendici selvagge occidentali rimangono disabitate a causa della loro pendenza e inaccessibilità.

Salina. Sorge dal mare ed è coronata dai vulcani Monte dei Porri, ad ovest, Monte Rivi e Monte Fossa delle Felci, a est. Salina, così come le altre isole che compongono l’arcipelago, emerse dal mare durante il Quaternario.

 

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