Festa di San Bartolomeo a Lipari

san_bartolo_lipariLa cultura ci insegna che la storia è fatta da uomini e gli uomini sono fatti di corpo ed anima, spiritualità e materialità. Sin dalla notte dei tempi si sa che l’uomo anela a qualcosa di sovrannaturale, di infinito, di eterno, a qualcosa di completamente opposto rispetto alla propria finitezza e temporalità cronologica che è fatta di scadenze e limiti. Questa ammissione di limitatezza, di finitezza costitutivamente umana ha concretizzato, lungo tutta la storia dell’umanità, la realizzazione di molteplici religioni e fedi, uomini e donne che si uniscono in preghiere ed in manifestazioni che hanno sapori sacri e profani commisti. La religione, questo collante che unisce le società e muove le collettività, ha un ruolo importante in ogni cultura, tanto da diventare bagaglio di tradizioni che si fanno attrattiva anche per chi proviene da luoghi, fedi e professioni diverse. La Sicilia è la terra dei vespri, delle molte vite salvate da maremoti e considerata come terra miracolata perché protetta dalla Madonna del mare o da qualche santo che ogni popolazione prega ed al quale rende grazie in giornate di festa particolari che diventano appuntamenti fissi annuali da non perdere sia per chi crede sia per chi, più semplicemente, vuole conoscere culture locali ed osservare con ammirazione come sacro e profano, unendosi, possono creare atmosfere uniche e cariche di emozione.

Il 24 agosto è la festa Ufficiale del patrono di Lipari e protettore delle Isole Eolie: San Bartolomeo. Questo appuntamento imperdibile raccoglie a Lipari i fedeli di tutte le isole in un grande abbraccio con il Santo. La giornata del 24 Agosto, a Marina Corta, è la festa più importante, quella a cui partecipano tutti gli isolani ed in cui si svolge la processione della statua di San Bartolomeo con il “vascelluzzo” (reliquiario d’argento, è un’opera di eccellente fattura dell’oreficeria palermitana Perricone-Marano, contiene kg. 2 di oro e 30 di argento, al suo interno troneggiano la preziosa teca contenente il “frammento di pelle” e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d’oro massiccio e del peso di kg. 1,1), entrambi portati a spalla dalle varie confraternite. La festa si conclude con gli spettacolari fuochi d’artificio sul mare. La Festa di San Bartolomeo è stata istituita nel VI secolo, si svolge dal 21 al 24 agosto nell’isola di Lipari.

Il protettore delle Isole Eolie viene festeggiato dagli isolani più volte all’anno in date diverse : il 13 febbraio per la prima traslazione del Corpo, il 5 marzo su richiesta dei contadini che nel 1823 scamparono alla pestilenza , il 16 novembre per lo scampato pericolo nel terremoto del 1824. La storia di San Bartolomeo è singolare: apostolo di Gesù e grande divulgatore della parola di Cristo, si spinse a diffondere il Vangelo fino in India, Azerbaigian e Mesopotamia. Fu durante le sue predicazioni in terra d’ Asia ( forse in Siria, forse in Armenia ) che venne imprigionato e scuoiato vivo dai pagani, che ne chiusero le spoglie mortali in un sepolcro. Ma tale era il fascino e la devozione che San Bartolomeo continuava ad esercitare sulle popolazioni del luogo, che gli idolatri preferirono liberarsi delle sue spoglie buttandole in mare in un sarcofago di piombo.

La cassa, però, sorretta dalla mano della Provvidenza, non si inabissò; trasportata dalla corrente giunse fino a Lipari, dove fu custodita gelosamente dagli isolani fino all’ arrivo del vescovo Agatone che ne dispose la sepoltura e fece erigere sui resti una cattedrale. La Cattedrale, raggiungibile da una scalinata antica e suggestiva, ospita una splendida statua d’argento di San Bartolomeo del 1728, posta in una cappella laterale.

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