Itinerario del Fuoco

Il mare che ribolle, i vulcani che ruggiscono, le montagne bianche di pomice, i faraglioni e le acque termali sono espressione di una terra forgiata nelle viscere più profondi del tirreno direttamente  nelle fucine di Efesto, Dio del Fuoco.

La natura vulcanica di questo arcipelago è cosi unica e tangibile da meritarsi il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO come luogo Patrimonio dell’Umanità.

Questo itinerario è indirizzato alla scoperta dei luoghi dove attività vulcanica ha segnato e segna indelebilmente il paesaggio eoliano.

 Perchè Salina, Vulcano e Stromboli?

Salina Isole EolieSalina è l’isola più grande delle Eolie, anche detta Didyme (Gemelle) per la caratteristica conformazione dettata dall’accostarsi di due alti promontori (il primo ed il terso delle Isole Eolie) sede di numerosi crateri inattivi. I più interessanti dal punto di vista geologico sono il cratere del Monte Fossa delle Felci ed il cratere (in parte crollato) di Pollara.

 

850Vulcano è un’isola dall’attività vulcanica latente. I suoi crateri non sono attivi ma nel sottosuolo l’attività è ancora percettibile grazie alla presenza di solfatare e fanghi termali. Il cratere principale domina l’isola, erede del fascino mitologico conferitogli da greci e romani che, per la presenza dello stesso, chiamarono Terasia (“terra calda”).

 

chiesa di San Bartolomeo a Stromboli

Stromboli è l’unica isola nella quale il vulcano è ancora attivo, ne sono prova le eruzioni che, di tanto in tanto, regalano ai visitatori spettacoli unici. L’attività vulcanica dello Stromboli è così importante dal punto di vista scientifico da aver dato il proprio nome ad una particolare attività eruttiva “Attività Stromboliana“. Lo Stromboli (“Iddu”) è uno dei pochi vulcani al mondo ad avere un’attività esplosiva costante e le sue esplosioni si ripetono, in media, ogni 15 minuti.

 

 

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